Si può dire che Firenze è l’erede del classicismo romano: eredita il senso della misura e la facoltà di esporre con chiarezza le proprie idee.
Il razionalismo della città si esprime nella forma geometrica. Nell’architettura fiorentina la linea domina sulla massa muraria.
Il battistero di San Giovanni è stato costruito nella prima metà del XI secolo, forse ristrutturando un edificio risalente al V o al VI secolo. Il tetto e la lanterna sono successivi di un secolo; nel 1202 l’abside circolare è sostituito da una scorsella rettangolare.
La pianta è ottagonale, ogni faccia è suddivisa in nove settori da strutture verticali e orizzontali.
Esternamente sono presenti tre livelli: lesene, colonne sormontate da arcate al cui interno sono inserite le finestre, e lesene leggere. I tre livelli sono separati da trabeazioni classiche.
Se di solito la decorazione e l’apparato ornamentale sono qualcosa di superfluo e dispersivo, qui contribuiscono a rendere più chiara la forma.
Esternamente sono presenti tre livelli: lesene, colonne sormontate da arcate al cui interno sono inserite le finestre, e lesene leggere. I tre livelli sono separati da trabeazioni classiche.
Se di solito la decorazione e l’apparato ornamentale sono qualcosa di superfluo e dispersivo, qui contribuiscono a rendere più chiara la forma.
I materiali usati sono serpentino di Prato e marmo bianco di Carrara.
Il disegno geometrico esterno prepara alla comprensione dell’interno, in cui le strutture, dovendo sopportare il peso della cupola, sono staccate dalla parete denunciando la loro funzione portante.
Il disegno geometrico esterno prepara alla comprensione dell’interno, in cui le strutture, dovendo sopportare il peso della cupola, sono staccate dalla parete denunciando la loro funzione portante.
Pianta del Battistero di San Giovanni, Firenze
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