Abbazia di Westminster

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L'abbazia di Westminster non fu terminata tutta subito, ma inizialmente furono costruiti solo l’abside, il transetto e quattro campate orientali.
Sorgeva su un’isola e si trattava di un complesso autonomo con edifici e servizi che garantivano vita autonoma, ed essendo un’isola permetteva anche la difesa.
In questo sistema gli edifici religiosi vanno considerati nel loro contesto, insieme a quelli civili che li circondano.
L’architetto è Henry di Reynes.

La planimetria ha uno sviluppo longitudinale. È presente la sala capitolare, riproposta con una pianta centrale ed elementi spettacolari, come il coro poliabsidato (cinque cappelle disposte a raggiera) e il deambulatorio.
In questo caso la muratura è resistente con contrafforti e archi rampanti nascosti, perché in Inghilterra la tendenza è quella di mantenere compatto il corpo di fabbrica.
All’interno i piedritti nascono per assemblaggio e sono rivestiti in marmo nero di Purbeck.



Westminster fonde felicemente l’esperienza francese con la tradizione locale, e diventa un modello che avrà molta influenza nell’architettura inglese.
Gli elementi importati dalla Francia sono: il coro (Reims), le navate laterali nel transetto, l’elevazione, le finestre composte da due luci ed un rosone (Reims), i muri superiori più sottili, i supporti verticali lungo i muri che scandiscono le campate.

Planimetria dell'Abbazia di Westminster

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