Palazzo Vecchio, Firenze

Palazzo Vecchio fu costruito tra il 1298 ed il 1314. il Vasari afferma che il progetto si opera di Arnolfo di Cambio ma non ne siamo certi, anche se all’interno dell’edificio possiamo individuare diversi elementi riconducibili ad Arnolfo.

Le misure e la forma del palazzo sono in parte dovute a ragioni esterne e alquanto curiose. Esso sorse infatti accanto ad un’area dove un tempo c’erano le case degli Uberti, capi dei Ghibellini cacciati in esilio, e perciò considerata area maledetta dove non si doveva costruire il palazzo pubblico. Né ci si poteva estendere verso destra perché lì c’era l’antica chiesa di San Pietro in Scheraggio, poi successivamente distrutta. Per queste ragioni la pianta del palazzo non è perfettamente rettangolare.
Inoltre venne incorporata nel palazzo una torre preesistente, la Torre della Vacca, che fungendo da basamento per la nuova torre, ne determinò la posizione insusuale, spostata sia rispetto al centro che rispetto ad uno degli angoli.

Nonostante questo il palazzo Vecchio è totalmente equilibrato, poiché è stato progettato seguendo leggi armoniche e geometriche meno apparenti. La torre divide la linea del ballatoio (segno distintivo di Arnolfo di Cambio) in due segmenti collocati in sezione aurea.
La funzione di fortezza contribuisce alla squadratura dell’edificio, che appare quasi come un blocco geometrico in cui prevale la nuda massa muraria, perché il paramento si apre solo in finestre relativamente piccole e alte da terra. La forma è stereometrica ed è definita con esattezza dagli spigoli verticali e dal ballatoio sporgente.

Tutto è calcolato, anche l’impianto prospettico pensato in funzione dello spettatore che dal basso guarda il palazzo verso l’alto.
Lo sviluppo della torre è di misura superiore (54 metri) a quella della parte inferiore (42 metri) per far sì che a distanza risultino pressoché alla stessa altezza. Non solo: la parte visibile della torre è a pianta rettangolare per ricordare quella del palazzo ed oltre ad essere limitata alla sporgenza dell’edificio, è per più di metà occupata dal coronamento con la cella campanaria.
Per essendo molto alto (94 metri) l’edificio non appare però verticalista.

Vari aspetti giusitifcano l’attribuzione del progetto ad Arnolfo di Cambio:
- chiarezza
- volumetria
- definizione
- proporzionalità

pianta di Palazzo Vecchio, Firenze



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