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Abbazia di Cluny

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L’enorme edificio dell’abbazia di Cluny nella metà dell’800 fu venduto ad un privato, completamente smontato e riutilizzato come materiale da costruzione; ci resta così soltanto il disegno planimetrico.
Quella che noi prendiamo in considerazione è la terza ricostruzione della chiesa. Essa faceva parte della strada di pellegrinaggio e si impose subito come uno dei modelli ispiratori più forti in Europa.

Il corpo di fabbrica è diviso in 5 navate, è preceduto da una sorta di atrio diviso in tre navate ed è fiancheggiato da due massicce torri con terminazione tronca (quasi fortificate per difendersi dai pericoli della foresta).
In totale l’edificio aveva sette torri, così da assumere l’aspetto di un castello; questo non è casuale ma voluto, perché l’edificio, trovandosi immerso nella foresta, poteva essere preda di attacchi ed incursioni.

Compare un nuovo elemento, le cappelle radiali che fiancheggiano il deambulatorio; questa innovazione risponde ad una precisa esigenza: moltiplicare le zone dove si officiano i riti senza interferire con il deambulatorio. Con la creazione di questi nuovi spazi si possono svolgere contemporaneamente più funzioni diverse.
Il trattamento decorativo delle pareti esterne gioca su pochi elementi: lesene, archi ciechi, finestrelle.

L’edificio ha un doppio transetto, il secondo molto meno sporgente del primo. Un altro elemento importante è l’eliminazione del matroneo a favore del triforio.

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