
La muratura è tutta resistente con contrafforti assai moderati.
La copertura lignea a carena di nave testimonia la grande abilità nella carpenteria navale veneta. Questo tipo particolare di copertura limita l’ispessimento delle murature e non rende necessario il ricorso al matroneo. Abbiamo quindi soltanto due livelli: piedritti e finestre sulla navata principale.
La presenza di una cripta sotterranea fa si che la zona del coro-presbiterio sia rialzata.
La facciata come nel duomo di Modena è a tre spioventi, con grande prevalenza della navata centrale rispetto alle altre. Al primo livello è presente una soggetta praticabile, ma a differenza di Modena la bifora non è inserita in una monofora, e si usano le due colonnette attaccate (colonne binate) tipiche dell’architettura orientale.

il portale d’ingresso è a filo della facciata e le usuali strombature sono sostituite dal protiro e dalle decorazioni scultoree.
I materiali usati sono il marmo bianco, il marmo rosa di Verona ed il tufo. La bicromia è utilizzata anche per sottolineare i rapporti geometrici.
Il linguaggio usato è pittorico piuttosto che plastico.
Gli archetti pensili girano tutto intorno al copro di fabbrica, anche tra i contrafforti.
Il campanile è isolato dalla chiesa, è molto alto ed ha una configurazione a torre, le aperture si trovano solo nei due livelli del coronamento.
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