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Basilica di san Francesco, Assisi


1228-1253
La Basilica di San Francesco ad Assisi nasce in posizione marginale, a causa del minor costo dei terreni, in condizioni topografiche disagevoli.
Viene inizialmente costruito un robusto piano basamentale: l’impianto duecentesco poggia su una basilica inferiore che funge da fondazione.

Si privilegia l’aula unica con croce commissa, organizzazione in quattro campate con copertura a crociere. Contrafforti semi-cilindrici segnalano all’esterno la partizione interna delle campate (sono bassi archi rampanti).
All’interno fasci di semi-colonne salendo si trasformano nelle volte. Le pareti sono molto consistenti e sono decorate con un ciclo di affreschi di Giotto inserito all’interno di una loggia disegnata.

Sotto la basilica c’è la grande chiesa sotterranea.
L’uso miscelato di archi rampanti, archi ogivali e contrafforti permette di risolvere i problemi di staticità dell’edificio.

Affreschi
Fuori dall’Italia si liberano le pareti raccontando cicli di storie su grandi vetrate. I franscani invece usano le vetrate per fini didattici, e perché così la luce è ampiamente diffusa, serena, resa calda dalle vetrate colorate, e serve per illuminare gli affreschi, cosa prevista degli architetti.
Quello di Assisi è uno dei primi e più belli cicli pittorici ad affresco, che divennero presto un nuovo linguaggio dell’architettura.
Gli affreschi sono la risposta figurativa alla muratura massiccia e resistente.

pianta della basilica di San Frascesco ad Assisi





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