Si rinuncia alla complessità delle volte a crociera; l'altezza è bilanciata dalla larghezza; lo slancio verticale delle lesene sovrastanti i pilastri è frenato dall’orizzontalità del ballatoio e delle travi trasversali.
Il ballatoio non è tanto una linea tangente il vertice degli archi, quanto una cornice fortemente sporgente che circonda l’intero corpo seguendone ed esaltandone le forme.
Nelle 5 cappelle ci sono le uniche coperture a volte costolonate.
Novità: i piedritti non sono più a fascio o nervati, ma diventano pilastri poligonali.
Il progetto iniziale è attribuito ad Arnolfo di Cambio: egli con le coperture risolve il problema dell’equivalenza degli spazi, utilizzando una copertura piana.
La navata centrale è coperta con incavallature lignee, così come le secondarie, però in queste il doppio spiovente è ortogonale a quello della navata principale.
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