Gli ordini mendicanti danno un grandissimo contributo allo sviluppo delle città italiane nel basso medioevo.
I francescani si dispongono fuori dalle mura cittadine, in una posizione strategica per favorire l’assistenza e la solidarietà, e quindi in prossimità di strade e porte. Intorno al convento per questa ragione spunteranno successivamente dei borghi.
Intorno alle mura e vicino agli assi viari sorgerà una grande piazza che verso la fine del 1200 e gli inizi del 1300 accomunerà tutte le città italiane. Gli ordini mendicanti in questo periodo saranno incorporati all’interno delle mura.
Nella città medievale le piazze erano legate al Duomo ed al palazzo pubblico, mentre adesso la piazza, il convento, la chiesa, diventano il nocciolo del nuovo assetto urbano.
L’architettura francescana deve essere semplice, assicurando uno spazio omogeneo, perché l’elemento guida è la predicazione: si aboliscono quasi le curvature preferendo le coperture piane.
I francescani si rivolgono ai ceti minori (nel caso di Firenze a tutti i gruppi appartenenti all’arte della lana).
I domenicani invece assolvono al compito dell’istruzione e si rivolgono ai ceti più alti.
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